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Semenzaio Open House 2022
A cura di bada architettura e paesaggio
Il semenzaio è un vivaio delle sementi, luogo dove vengono coltivati semi di piante diverse. Il semenzaio è riscaldato dalla luce del sole e i semi, una volta germogliati, vengono trapiantati e coltivati. Ogni seme è eccezionale, ogni seme è la variazione di una pianta, di una famiglia, di una specie, ogni seme ha un patrimonio genetico che si trasmette. Abbiamo chiesto a 25 architetti di scegliere 25 semi in forma di oggetti e costruire insieme un semenzaio. I 25 semi inventano lo spazio della casa come vorremmo che fosse o che crediamo sarà, tra desiderio e destino. Ne è venuta fuori una collezione, una camera delle meraviglie, che abbiamo allestito in una casa, in attesa dei germogli.
Con: Massimo Adario & Carla Arrabito, Francesco Azzopardi, Blu Mambor, Gennaro Cassiani, D’Ottavi Zeppa Architetti, Federico Di Cosmo & Daniele Panerai, Duilio Secondo, Valentina Frasghini, Silvia Garrone, Studio Leonori, Linee Minime Studio, Madori design, Martina Morino & Daniele Frediani, Naessi, Operosa, Paros architettura, Claudia Pignatale, Arabella Rocca & Giacomo Sanna, Cristian Sammarco, Lorenzo Senni, Superficial Studio, Eleonora Tomassini, Massimo Valente, Marta Zampacorta, zerotrestudio.
In collaborazione con Cantiere Galli.
Casa del Professore Open House 2019
Sin dalla prima visita è stato chiaro che il progetto dovesse assorbire parte della grande personalità di questa casa – sofisticata e decadente come la residenza urbana di un’anziana contessa. Spogliate le stanze delle carte da parati a fiori, delle cornici di gesso e delle boserie, è stata tradotta la ricchezza delle pavimentazioni: ogni ambiente ha graniglie di colore diverso, ritmate dalle soglie in ceramiche di Vietri pennellate a mano. Il corridoio, che struttura lo spazio della casa a pettine, è stato conservato interrompendo il sistema solo nell’ultima stanza, consegnando così al visitatore un inatteso ultimo ambiente, invisibile dall’ingresso.
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Casa di Viola Open House 2019
Viola ha 3 anni. La casa è la sua: piena di luce, di colore. I suoi genitori, Adele e Stefano, l’hanno comprata per avvicinarsi a Eleonora, la zia di Viola e a Costanza, sua cugina. Anche Eleonora è stata nostra committente, dunque ci piace pensare di aver cucito una famiglia in un fazzoletto di strade, tra via Giussano e via Carmagnola, Gli ambienti che originariamente si aggrappavano al corridoio sono stati aperti per far entrare la luce generando un nuovo spazio. In fondo al corridoio la stanza cieca è divenuta uno studio passante illuminato grazie a due grandi telai di vetro e ferro. In un gioco di ambienti a spirale si arrotolano la camera e il bagno. Al legno chiaro dei pavimenti che Viola lucida con lunghe scivolate, abbiamo alternato un trattamento a resina, blu di Prussia. Chi la trova a giocare sotto la sedia del padre può credere che si specchino i suoi occhi.
Modo Open House 2018
A cura di bada architettura e paesaggio, Paolo Emilio Colombo e Valentina Frasghini
Visionario, capriccioso o prepotente – ecco il ritratto del committente, ops, dell’architetto, nell’eterna disputa tra il “ma perché ci avete chiamato?!” e “è casa mia o una pagina Pinterest”; accendiamo la luce sull’umanità di un processo che può farsi strumento di progetto. MODO è un circuito di 5 case e 4 istallazioni in 3 tappe che esplora il rapporto fra committente e architetto. A metà fra una ricognizione di tipi umani e una riflessione sull’approccio dei progettisti, MODO racconta alcune relazioni possibili e il loro impatto sulle case normali: l’architetto star e la committenza ammiratrice; il maieutico e i curiosi; il democratico inter pares; il rabdomante in cerca di coerenza in una committenza contraddittoria. Due case sono fuori Roma, rese “case nelle case:” grazie al progetto fotografico di Andrea Ferrari con UNDUO e alla performance ad hoc ideata con ¡Hola!